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Fuori ! Scala |
luca
donner - alessandro lazzari - francesca sorcinelli
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La strategia adottata nel progetto focalizza la necessità di un confronto attento all’ambiente nel quale si deve operare. L’idea cardine dell’intervento, persegue la suggestione di una foglia che si adagia sul territorio non intaccando gli elementi tipologico-morfologici del contesto, ma anzi posandosi in maniera “leggera”, quasi in sospensione, proprio come una foglia su un prato. “L’adagiarsi”sul terreno ha condotto alla scelta di elementi puntuali dall’impatto visivo minimo e caratterizzati dall’utilizzo di materiali autoctoni come il legno e la pietra, mentre la connessione tra gli stessi è stata affidata ad una rete articolata di percorsi ciclo-pedonali, che nelle intenzioni devono costituire “linfa vitale” alla fruizione dei luoghi. La viabilità, partendo dalla situazione preesistente, è stata integrata in maniera non invasiva , tale da preservare il sistema ambientale e garantendo una circolazione “fluida”. La “foglia”, ricalca la forma stessa delle aree di concorso, ed ad esse si adatta, modellandosi di volta in volta a seconda delle esigenze specifiche, mutuando soluzioni comportamentali proprie della flora. Analizzando il progetto, si constata come, nella frazione di Poiatte, si sia scelta la soluzione della divisione per fasce delle attività sportive qui localizzate, e più precisamente, collocando in primis l’area dedicata al windsurf, in seconda battuta la vela ed infine la pesca sportiva. La successione di queste attività, è nata da esigenze di tipo tecnico, derivanti dalla natura dei natanti impiegati e dalle strutture necessarie al loro impiego. I manufatti che accolgono spogliatoi, bar, wc, rimessaggi attrezzature, magazzini, ecc., sono stati pensati come strutture leggere, integrabili, modificabili, con una forte connotazione di temporaneità, legata alle esigenze del luogo ed alla sua fruizione. La possibilità di replicare questi manufatti, ha indotto ad un loro utilizzo anche lungo la spiaggia di Farra tale da consentite un maggiore trait d’union tra le due aree assegnate, ovvero si sono collocate maggiori occasioni per trasformare il sentiero esistente in “flusso vitale”. Proprio questa “linfa”, dovrebbe ,nelle intenzioni, provenire oltre che dal percorso lungo-sponda, anche dalla strada che conduce a Farra, e che ha il suo innesto nel fusto della foglia, di fronte all’abitato del paese.
L’incrocio in questione riveste un ruolo strategico nello smistamento dei flussi automobilistici all’interno dell’area, infatti , da qui si prevede si diramino in maniera radiale e a senso unico, le “arterie” che penetrano all’interno del sistema e conducono a due grandi parcheggi. L’importanza di questo punto, descritto come nodale, anche perché a diretto contatto visivo con l’abitato, è stato scelto per collocarci la struttura polifunzionale, che nelle intenzioni programmatiche dovrebbe essere occasione di molteplici attività, atte a riavvicinare la cittadinanza ad un’area considerata “estranea”al vivere quotidiano. Proprio questa considerazione, unita all’idea di un rilancio turistico della zona, ha indotto a ricercare nell’oggetto architettonico, un certo grado di rappresentatività. La struttura polifunzionale, è stata pensata integrata al polo sportivo, e con esso crea una “spina dorsale” al sito; a nord definisce l’ambito residenziale (congiuntamente ad una nuova strada di accesso), mentre a sud presta il fianco all’area ricettivo-alberghiera. Si è voluto coscientemente mantenere le strutture degli alberghi non propriamente a ridosso del lago, per non incidere in modo invasivo sulla percezione della sponda, pur mantenendo nell’orientamento la possibilità alle stesse di fruire visivamente del lago a sud e dei monti a nord. L’assetto urbanistico si conclude nella parte ovest a ridosso del torrente Tesa con l’area verde, qui si innestano il percorso ciclo-pedonale della riva, la relativa passerella di collegamento con l’area naturalistica, e l’area sportiva collegata all’area attrezzata per bambini. Quest’ultima è stata collocata nel cuore del progetto, nella parte più riparata dalla viabilità e per questo più sicura. Anche l’area giochi esistente è stata integrata nel disegno complessivo dell’area, pensandone l’ampliamento ed il suo collegamento tramite un percorso pedonale al belvedere posto sulla sommità della collinetta e ,scendendo lungo la stessa, direttamente alla riva.
fuor!scala Luca Donner (1969) si laurea allo IUAV nel 1998 con una tesi di progettazione architettonica pubblicata nel volume “Progetti da Laboratorio” di M.Montuori edito da Officina Edizioni (1999). Collabora con diversi studi di architettura e società, tra cui lo IUAV servizi e progetti (2000) per il progetto di riqualificazione ambientale della discarica di Cà Rossa (Chioggia-VE) del Prof.arch. Giancarlo Carnevale e della Prof.arch. Marina Montuori. Riceve con F. Sorcinelli una menzione nel concorso di idee per un centro studi sull’immigrazione a Bassano del Grappa (VI) (1999) ed un loro progetto per un campus scolastico a Talamona (SO) (2001) viene selezionato. Alessandro Lazzari (1972) si laurea allo IUAV nel 1999 con il massimo dei voti, e dallo stesso anno collabora con studi di architettura e design. Nel 2001 è finalista nel concorso Aeroplana con il progetto del tavolo “T3”. Francesca Sorcinelli (1971) si laurea allo IUAV nel 2000. Dopo alcune esperienze, già durante gli studi, in vari workshops, inizia a collaborare dal 2001 con Ufficio Progetti del Prof.arch. Vittorio Longheu.
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“Concorso di idee per la realizzazione di strutture balneari, ricreative e sportive sul lago di S. Croce” |
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Comune di Farra d’Alpago (BL) |
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ottobre 2001-dicembre 2001 |
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programma del concorso sistema lungo lago composto da aree darsene, pontili, attracchi, servizi igienici, cabine spogliatoio, punti ristoro, punti di noleggio attrezzature sportive, magazzini. impianti sportivi struttura polivalente area strutture ricettive riqualificazione ambientale area verde attrezzato per bambini percorsi pedonali viabilità parcheggi esito: 5° premio |
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