MATRIX - INTELLIGENZE ARTIFICIALI E AMBIENTI VIRTUALI | ||
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Matrix ci catapulta
nell'azione come un sofisticato videogioco dell'ultima generazione (e
in alcuni tratti lo
sembra per davvero).
Ancora una volta siamo nel campo d'azione del cyberpunk, ma
lo scenario non è
direttamente il
metropolitano degradato e high-tech di una Blade Runner, ma
un "apparente" ambiente
urbano dei giorni nostri.
E la parola "apparente" non è casuale.
Neo, il protagonista (Keanu
Revee), un programmatore informatico dei giorni nostri, entra
all'improvviso in
contatto con un mondo che
rivelerà una realtà agghiacciante: in un futuro imprecisato, le Intelligenze
Artificiali
costruite dall'uomo guadagnano potere soggiogando il genere umano.
Facendolo vivere in un
sofisticato programma
chiamato Matrice (la Matrix del titolo, appunto), una
neurosimulazione interattiva che restitusce una visione del mondo
"apparentemente normale", mentre lo scenario reale è una
terra distrutta,
buia, inquinata e vuota.
Per dirla con le parole di
William Gibson, lo scrittore di fantascienza che ha coniato il
termine, la Matrice è insomma "un' allucinazione
consensuale" vivibile dagli esseri umani come un perfetto spazio
tridimensionale e sensoriale, mentre in realtà è un cyberspazio
virtuale. il tema del film ( che se non ricordo male è un libero
adattamento proprio di un romanzo di Gibson) sembra quasi un facile
monito: diverremo forse schiavi della tecnologia rifugiandoci sempre
più in un mondo virtuale?
Ci sono molti simboli che
altro non sono se non frammenti presi dalla tecnologia del mondo
reale: si pensi alle attrezzature usate dai protagonisti per entrare
ed uscire dalla Matrice, che potrebbero benissimo rappresentare
un'evoluzione
"tridimensionale" dei mezzi oggi usati per connettersi ad
Internet, la "Rete delle reti".
Il film è ben
confezionato e la tensione cattura fin da subito lo spettatore, anche
se la ragion d'essere del
mondo della Matrice è
illustrato in maniera un pò superficiale e sbrigativa. Bella la
sequenza dell'addestramento
alle Arti Marziali di Neo,
nello spazio virtuale della Matrice.
Bella anche la parte
finale dove i protagonisti tentano di uscire dalla Matrice grazie ad
un'operatore esterno che
li guida, anche se alcune
scene d'azione sanno un pò troppo di "Rambo", e certe
trovate, come le seppie robot, sembrano marchingegni presi pari pari
dal film di SuperMario Bros.
Un film sicuramente di
emozioni, visivo e incalzante, che piacerà di certo a chi
ama il connubio tra tecnologia
e azione, tra ritmo da
videogiochi e scenari surrealisti o alienati di sapore cyberpunk. O
comunque, lo consiglio
a chi vuole gettarsi in
un'avventura da scariche di adrenalina pura...
Animo dunque, tuffatevi
nella Matrice!
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