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"Ti seguo ogni notte” non è altro che la maturità
di “Instant Love”, sempre un amore istantaneo, nato
per caso, una passione sessuale bruciante che sconvolge la vita
di Roger, il protagonista, che sfocia in un’ossessione di
sentimenti, di profumi, di mani che accarezzano pelli delicate
e scottate da delusioni e indolenze. Anche stavolta un triangolo,
ma diverso più canonico,una solo apparentemente facile
questione di amore impossibile con una donna sposata.Il triangolo,la
forma perfetta, la forma delle scelte, la forma che meglio rappresenta
la vita, in qualunque angolo tu possa trovarti hai sempre davanti
due lati, due possibilità su cui percorrere un tratto di
esistenza per poi ritrovarti nuovamente in un cunicolo stretto,
quando meno te lo aspetti. Quando ormai speravi che quel lato
fosse diventato una retta tendente ad infinito, ecco, sei di nuovo
lì, chiuso, incerto, soffocato, insofferente all’ennesima
prova su te stesso. Puoi essere giovane, attraente e in piena
ascesa verso il successo, come Roger, ma ciò non toglie
che tu sia fatto di anima e carne pronto a farti sconvolgere da
un profumo Amir, che cerchi, di cui ti nutri che diventa ogni
momento più importante e fondamentale per vivere, come
l’assetato cerca acqua, tu cerchi emozioni che ti mettano
in subbuglio il cuore, che ti facciano sentire vivo anche in mezzo
a tutto quello che la vita può darti.Una maledetta voglia
di sentire bruciare il cuore, la mente, il bisogno fisico di avere
qualcuno a fianco quando ti svegli la mattina. C’è
una soluzione a tutto ciò?C’è una regola comune
che ci guidi nelle scelte?No o forse sì..il rispetto. Il
rispetto per se stessi, la coscienza dell’inutilità
delle contorsioni d’animo per cose che non potremmo mai realizzare,
il pensiero che ciò che vogliamo è ciò che
ci fa stare bene, che ci da forza per andare avanti su quella
linea sottile, sempre in bilico pronti a cadere, consapevoli che
ciò che ci aspetta non è un cammino diritto ma come
sempre quell’angolo che ci può invitare anche a tornare
indietro su una solitudine. Soli ma orgogliosi del bene che ci
siamo voluti, perché ora siamo di nuovo pronti a donare
a qualcuno che lo meriti quel bene che custodiamo gelosamente,
che sia disposto a mettersi in gioco, libero da legami approssimativi,relazioni
consumate, sentimenti lisi nella quotidianità di rapporti
abitudinari.Mi soffermo solo un attimo su Bianchini per dire che
quest’autore sicuramente aiutato da una forte casa editrice
e da un grande appeal su lettori giovani, non deve far pensare
però solo a uno degli ormai troppi casi letterari di giovani
scrittori. Bianchini ha una rara capacità di saper descrivere
in poche e semplici parole tutte le sfumature di quelle sensazioni
epidermiche che scollegano il cervello e mandano in tilt il cuore.
Sicuramente crescerà ancora la sua profondità che
è quella mia e della mia generazione, per ora sospesa tra
una voglia di conoscere, apprendere, raccontarsi e raccontare(
e lui lo fa con una scorrevolezza e semplicità disarmanti).
Adolescenti a trent’anni, uomini a…forse mai, e se fosse
questa la soluzione per imparare a sopravvivere vivendo? Perché
in fondo tutti sappiamo che
“Polvere siamo e polvere torneremo….Nel frattempo
superstar.”
sirifabio@tin.it
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