venerdì 17 aprile 2009


Con la delibera di approvazione del Consiglio Comunale la Casa degli Architetti può entrare nelle fasi di realizzazione.
Lunedì scorso, 6 aprile 2009, la delibera consiliare n° 2009/C/00038 ha chiuso un iter cominciato in Giunta nel 2003. Il 23 Dicembre di quell'anno veniva infatti definito un accordo tra il Comune di Firenze e l’Ordine degli Architetti di Firenze, per costruire la Sede dell’Ordine su un’area pubblica individuata nell'angolo tra via Corridoni e via Pisacane.
Sede dell'Ordine Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Firenze, la Casa degli Architetti rappresenta anche il luogo dove il dibattito, la ricerca, l'approfondimento dei temi professionali si apre alla città.
L'edificio conterrà al primo e al secondo piano gli uffici dell'Ordine mentre al piano terra un bar - libreria e una sala conferenze aperte su una nuova piazza che il Presidente dell'Ordine, Riccardo Bartoloni, ha proposto di dedicare a Giovanni Michelucci.
Nel cuore del Quartiere 5 si realizzerà un luogo aperto e dedicato dove l'architettura, la città, il territorio, il paesaggio e il bene culturale, da ambiti disciplinari di diverse professionalità, possono diventare tematiche aperte ed accessibili a tutti.
Un'evoluzione necessaria sia per l'Ordine professionale che per Firenze.
“ Questa città ha bisogno che l'architettura esca dai codici interni degli addetti ai lavori e produca cultura stimolando una comprensione più ampia . A chi può sfuggire che architetti, amministratori, imprenditori, media e cittadini sono tutte componenti dello stesso processo? Davvero c’è chi pensa che la formazione di architetture e città possa avvenire senza uno o più di questi attori? Il futuro chiede a noi architetti di essere qualcosa di più e di diverso da quel che eravamo. E ci chiede anche di rinunciare, sull’altare del confronto e della partecipazione, a un pezzettino di quella singolarità di pensiero che ci rende autoreferenziali. Ci chiede insomma di rendere matura e complessa la libertà di pensiero che abbiamo sempre ritenuto irrinunciabile. Sarà un percorso lungo e difficile, come lo è stato per la Casa degli Architetti. Il punto fermo dell'approvazione consiliare ci conforta del fatto che le azioni più difficili sono possibili ”
Così Riccardo Bartoloni spiega i motivi che hanno spinto l'Ordine a intraprendere la strada della realizzazione di una nuova sede seguendo il principio irrinunciabile del concorso di architettura
Del febbraio 2004 è infatti il bando del concorso di architettura che nel luglio successivo vede come vincitori due giovani architetti, Chiara Remorini e Stefano Niccoli.
A loro l'Ordine degli Architetti affida l'incarico di redigere il progetto definitivo che viene consegnato per l'approvazione nel 2007.
Il nuovo edificio sarà realizzato a spese dell'Ordine che, dopo 25 anni, lo cederà gratuitamente al Comune. Dopo la cessione L'Ordine continuerà ad utilizzarlo pagando l'affitto.
Oltre all'edificio l'Ordine realizzerà una piazza e un parcheggio interrato.
Nello schema di convenzione tra l'Amministrazione Comunale e l'Ordine degli Architetti, sia la piazza che i parcheggi di superficie sono gravati da uso pubblico con oneri manutentivi a carico dell'Ordine. Altro punto della convenzione interessa i parcheggi interrati della Casa degli Architetti che l'Ordine si è impegnato a destinare, per almeno il cinquanta per cento, all'uso dei residenti.
“La futura tranvia che passerà da via Corridoni permetterà a tutti, architetti e non, di frequentare la Casa degli Architetti senza dover ricorrere all'uso dell'automobile, per questo motivo i parcheggi, che abbiamo dovuto prevedere per legge, li abbiamo messi a disposizione dei residenti secondo i criteri che il Comune riterrà. “ il Presidente dell'Ordine nel precisare i contenuti della convenzione esprime un altro intendimento che si riserva di definire: “Nel locale commerciale che si affaccia sulla piazza sono previsti un bar e una libreria, separati o uniti. A noi piacerebbe molto che in quei locali possa rinascere la LEF che è stata la libreria di architettura di riferimento per generazioni di architetti. Al momento non abbiamo formalizzato nulla con i proprietari della LEF, questo è un invito e una speranza condivisa, credo, da tutti i miei colleghi.”


Descrizione generale dell’opera

Il lotto oggetto del bando è un’area pubblica compresa tra Via Corridoni e via Pisacane, di circa 1180mq.I due prospetti principali rispondono a diverse esigenze: di continuità con il fronte strada lungo via Corridoni e di apertura verso la parte già attualmente più ‘sfrangiata’ della città.
Pur in un uniforme linguaggio architettonico, i due lati dell’edificio si conformano perciò molto diversi tra loro, giocando diversamente il disegno, i materiali, le luci e le ombre.
Un lato accentuatamente chiuso - lungo il fronte via Corridoni - definito dal ripristino dell’allineamento e dalla semplicità del Muro curvo, su cui si attesta, staccato da una fascia di luce, l’ingresso alle funzioni ospitate.
L’altro lato - aperto verso la piazza su via Pisacane - gioca con diaframmi più o meno trasparenti, sistemi frangisole, a tratti apribili, che permettono una totale permeabilità, visiva e fisica, con la Piazza.
L’edificio risulta sospeso e le porzioni di piazza, via via scoperta, generano aree che, pur nell’unitarietà del complesso, garantiscono ingressi indipendenti e avvalorano la sensazione di un piano terra completamente libero.
I l primo e il secondo piano sono destinati alla Sede dell’Ordine degli Architetti.
L’ingresso principale alle funzioni dell’Ordine, riconoscibile come segno d’invito, si staglia dalla facciata lungo via Corridoni.
La Sala conferenze per incontri, convegni, seminari ecc., è collocata al piano terra con accesso diretto dalla piazza pubblica, in modo da garantirne anche un uso indipendente dal resto della struttura, dedicata quindi anche ad un uso di quartiere.
Il locale commerciale (bar – libreria) è il piccolo e lungo edificio posto sul fondo della piazza.

PIAZZA PUBBLICA SPAZI A VERDE
La collocazione dell’edificio sul lotto è studiata in modo da tutelare le alberature esistenti e lasciare la più ampia superficie possibile dedicata alla piazza-giardino che andrà ad arricchire gli spazi ad uso pubblico del quartiere stesso.
La piazza si costituisce come luogo di incontro e di socializzazione fortemente rapportato con l’edificio, pur rimanendo di uso pubblico.
Data la peculiarità dell’edificio, per gran parte a sbalzo su area pubblica, il reale ingombro a terra del fabbricato è circa 270 mq
l’area scoperta residua dalla costruzione (comprensiva degli spazi per parcheggio superficiale, della Piazza e degli spazi verdi, entrambi d’uso pubblico) risulta essere circa 908mq.

Premio Pritzker


15/04/2009 – L’architetto svizzero Peter Zumthor vince l’edizione 2009 del prestigioso premio internazionale di architettura Pritzker Architecture Prize.
Nato a Basilea nel 1943, membro onorario del Royal Institute of British Architects dal 2000, Zumthor è autore di numerose opere famose tra cui le Terme di Vals, considerate il suo capolavoro, e il Museo diocesano Kolumba a Colonia. Quest’ultima opera è stata giudicata dalla giuria del Pritzker, composta quest’anno da Lord Peter Palumbo, Alejandro Aravena, Shigeru Ban, Rolf Fehlbaum, Carlos Jimenez, Juhani Pallasmaa, Renzo Piano, Karen Stein e Martha Thorne, come "un’opera sorprendentemente contemporanea, ma anche completamente a proprio agio con i suoi numerosi strati di storia".

Istituito nel 1979 dalla Hyatt Foundation, il Pritzker Architecture Prize conferisce ogni anno un importante riconoscimento ad architetti ancora in vita il cui lavoro, prova di talento, impegno e capacità immaginative, rappresenti un contributo significativo, attraverso l’arte dell’architettura, all’umanità e all’ambiente.

Nell’annunciare il vincitore, Thomas J. Pritzker, presidente della Hyatt Foundation, riporta una citazione della giuria,
“Peter Zumthor è un maestro architetto, ammirato dai colleghi di tutto il mondo per il lavoro intransigente ed eccezionalmente determinato” e aggiunge: “Tutti gli edifici di Peter Zumthor hanno una presenza forte e senza tempo. Hanno una rara capacità di coniugare il pensiero chiaro e rigoroso, con una vera e propria dimensione poetica, in opere che non smettono mai di ispirare”.

La cerimonia ufficiale del premio si svolgerà il prossimo 29 maggio a Buenos Aires in occasione della quale l’architetto riceverà una medaglia di bronzo e un premio in denaro $100.000

Mostra monografica dedicata all’opera di Gabriele Basilico.


Prosegue fino al 13 giugno a Roma la mostra monografica dedicata all’opera di Gabriele Basilico. La Galleria A.A.M. Architettura Arte Moderna, presenta un centinaio di fotografie Vintage dell'Autore scattate a partire dalla fine degli anni Sessanta.Gabriele Basilico (Milano 1944) è uno dei più noti fotografi documentaristi europei. Fotografa esclusivamente in bianco/nero e suoi campi d'azione privilegiati sono il paesaggio industriale e le aree urbane. I suoi studi di architettura lo avvicinano all'ambiente dell'editoria di settore per cui realizza, su commissione, un ampia serie di lavori.‘Ritratti di architettura. La bella architettura tra attonite sospensioni e stupite fissità’, questo il titolo della mostra che ripercorre la maturazione poetica dell’autore. Dalle immagini delle architetture milanesi del ventennio 1919-1939, agli architetti della Ricostruzione fino ai “Cavalieri rampanti” degli anni settanta come Vittorio Gregotti, Carlo Aymonino, Giancarlo de Carlo e Aldo Rossi. Un percorso che arriva a toccare i suoi più recenti sguardi rivolti ad architetti come Franco Purini, sino alla “discrezione” della scuola portoghese, di cui verranno esposte foto delle opere di Alvaro Siza, Fernando Tavora e Eduardo Souto De Moura.Con questa mostra la A.A.M. Architettura Arte Moderna si propone di avviare uno studio sistematico sull'autore, che si concluderà con l'edizione di un volume dedicato alla storia dell'architettura italiana e non solo, riscoprendo cosi un aspetto fino ad oggi meno indagato, per via del successo internazionale di altri versanti del lavoro dell'autore.
3 aprile - 12 giugno 2009
via dei Banchi Vecchi 61, Roma
orario: 16.00 - 20.00 sabato e domenica compresi

domenica 5 aprile 2009

SESV :: 100 PIANTE E QUADERNO DAL 2000



"100 piante è un libro fatto di cento piante disegnate dallo studio baukuh tra il 2004 e il 2007. Le piante, disposte in ordine cronologico, descrivono un insieme di edifici di cui non vengono descritte le circostanze. Questi disegni si dispongono come il risultato di differenti esperienze che, se anche non riescono ad enunciare una teoria della progettazione, non rinunciano ad intendere l’architettura come conoscenza condivisa, come insieme di risorse comuni cui attingere e contribuire liberamente. 100 piante è un timido tentativo di accumulare un sapere architettonico aperto ed anonimo, capace di accettare una condizione di creatività di massa, senza legittimare assurde competizioni tra autori ferocemente determinati a difendere i propri diritti."

"Quaderno dal 2000 è un glossario, una guida per orientarci nel mondo del progetto. Erminio Risso nell'introduzione spiega: Resa impraticabile ogni enciclopedia, figlia dell’illusione illuminista di una 'armoniosa' organizzazione dei saperi, sarà necessario almeno un glossario, quello che l'autore ci fornisce come mappa essenziale per orientare i nostri movimenti. Questo glossario è per prima cosa un’altra costellazione che a sua volta implica una selezione in grado di fornirci uno sguardo privilegiato attraverso il quale vedere questa pratica di costruzione, dal progetto come soluzione prospettata di un problema fino al manufatto terminale."

I volumi di baukuh (100 piante) e di Sp10studio (Quaderno dal 2000) pubblicati da De Ferrari nel corso del 2008 sono oggetto di un incontro che si svolgerà il prossimo giovedì 9 aprile alle ore 11:00 al galleria SESV dell'Università di Firenze. A commentare le pubblicazioni dei due studi genovesi saranno MAP architetti, Adolfo Natalini, Vittorio Savi. Questi introdurranno gli argomenti per una più generale discussione sulle scelte editoriali e sulle forme che testimoniano, sulla carta, le iniziali attività di studi di architettura. Alla discussione sono invitati a prendere parte, insieme a membri di baukuh e Sp10studio, altri interlocutori scelti tra i rappresentanti delle ultime generazioni di professionisti, tra i quali Stefano Bonifazi, Diverserighe, NuvolaB.



Forum con MAP architetti, Adolfo Natalini, Vittorio Savi.
Partecipano, tra gli altri, baukuh, Stefano Bonifazi, Diverserighe, NuvolaB, Sp10studio
Moderano Marco Brizzi e Elisa Poli.

Giovedì 9 aprile 2009, ore 11:00
Galleria SESV, piazza Ghiberti 27, Firenze

L'evento è realizzato in collaborazione con ARCH'IT

sabato 4 aprile 2009

AMARE L'ARCHITETTURA


Nel tempo il valore culturale dell'Architettura si e' definitivamente dissolto nell'immaginario collettivo con la conseguente, inconsapevole, distruzione delle nostre citta', dovuta alla scomparsa dell'Architettura dagli spazi in cui viviamo. Il ruolo dell'architetto nella societa' e' divenuto marginale e il suo contributo non e' piu' ritenuto fondamentale.Parte della responsabilita' e' proprio di noi architetti che abbiamo una forte individualita' e una difficolta' nel condividere le identita' in un percorso comune. Ne consegue una maggiore vulnerabilita' a vantaggio delle altre categorie ed una minore competivita' sul mercato del lavoro. Per ribaltare questa realta', crediamo che sia necessario unire le forze. E' con questo spirito che abbiamo deciso di fondare un Movimento per la difesa dell'Architettura contemporanea.Ci proponiamo:
la divulgazione del valore dell'Architettura contemporanea nella societa';
la promozione di una legge per l'Architettura;
la sensibilizzazione della politica, dei mass-media e dei costruttori al valore dell'Architettura e al rispetto del progetto;
la valorizzazione del ruolo dell'Architetto nella societa' e la tutela del progetto come opera dell'ingegno;
la ridefinizione delle competenze tra Architetti, Ingegneri, Geometri e periti tecnici;
il ripensamento della formazione Universitaria dell'Architetto;
Come prima azione, e' stata inviata una lettera a tutti i Presidenti degli Ordini degli Architetti di Italia e p.c. al Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti Raffaele Sirica in difesa dell'Architettura dagli attacchi da parte dei mass-media; seguiranno iniziative in difesa dell'Architettura, rivolgendosi alle Istituzioni, ai giornali, alle Universita', ai costruttori, alle Associazioni di categoria.E' attivo un blog dove confrontare le nostre idee: http://www.amatelarchitettura.com/, e un gruppo su facebook, amate l'architettura, se vuoi collaborare al movimento scrivendo articoli sul blog, partecipando, inviando proposte, suggerimenti, contattataci: info@amatelarchitettura.com - http://www.amatelarchitettura.com/Abbiamo redatto un manifesto, dopo pochi giorni, sottoscritto da centinaia di persone, se condividi il nostro spirito e le nostre idee sottoscrivi il manifesto: